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                                   La Commissione rinnova l'impegno per un'Europa senza barriere

La Commissione ha adottato la Strategia sulla disabilità 2010-2020. Fra le misure: maggiore accessibilità di edifici pubblici e trasporti, standardizzazione dei documenti attestanti la condizione di disabili, ampliamento del mercato delle tecnologie

BRUXELLES. Verso un rinnovato impegno per un'Europa senza barriere: questo l'ambizioso obiettivo della Strategia Ue sulla Disabilità 2010-2020, adottata oggi dalla Commissione. Fra le misure previste una maggiore accessibilità degli edifici pubblici e dei trasporti, la standardizzazione dei documenti attestanti la condizione di disabili, un ampliamento e un'armonizzazione del mercato delle tecnologie assistive con conseguente caduta dei prezzi e, entro il 2012, la possibile adozione di un Atto Europeo sulla Disabilità. Per il presidente dell'Intergruppo che rappresenta i disabili nell'Europarlamento, l'ungherese del PPE Adam Kosa, la publicazione della Comunicazione va vista con favore, ma si deve e si può fare molto di più.

La strategia è strutturata in otto aree chiave: accessibilità, partecipazione, parità di trattamento, occupazione, istruzione e formazione, previdenza sociale, protezione sociale e azioni esterne. 
In pratica, oltre alle misure citate sopra, si andrà verso il riconoscimento internazionale delle tessere di invalidità, verso un più diffuso utilizzo della lingua dei segni e del Braille e verso una maggiore disponibilità di libri in formato accessibile. Sarà inoltre promossa l'accessibilità del maggior numero possibile di siti internet e, più in generale, si metteranno in atto norme affinché gli ottanta milioni di disabili europei vengano finalmente considerati cittadini a pieno titolo. La strategia vuole infine assicurare la continuità del finanziamento a tutti i programmi dell'UE che coinvolgano le persone con disabilità e gli operatori del settore, promuovere un forum sulla disabilità a cui partecipino istituzioni e società civile, sensibilizzare l'opinione pubblica e raccogliere informazioni sulle condizioni delle persone con disabilità in Europa e sulle barriere che incontrano e migliorare i sistemi di partecipazione democratica quali, ad esempio, il voto elettron ico.

Adam Kosa, presidente dell'intergruppo disabilità al Parlamento europeo, si è congratulato con la vice presidente della Commissione nonché commissario alla Giustizia, ai Diritti Fondamentali e alla Cittadinanza, Viviane Reding, per lo sforzo fatto nel redigere e adottare la strategia. Kosa ha però aggiunto: "Bisogna fare di più per quel che riguarda l'utilizzo del Braille e della lingua dei segni, per le politiche di occupazione, per l'accessibilità dei trasporti e per un migliore utilizzo dei fondi strutturali". 
 

 

 

 

 

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